UN FIUME DI MEMORIA: Proposta preliminare di un itinerario cicloturistico della Linea Gotica sul Senio

La storia del fiume Senio merita quindi di essere raccontata e i materiali raccolti fin’ora, di essere riuniti sotto un unico ombrello, che potrebbe prendere il nome di ecomuseo della memoria, un luogo fisico, virtuale che si sviluppi proprio lungo quel Fiume che va a raccontare e lo trasformi in museo a cielo aperto. Per fare ciò si propone la realizzazione di un itinerario che segua le tracce storiche, ripercorra gli itinerari che gli Alleati tracciarono e li riporti alla luce. La doppia valenza storica e naturale-ambientale dell’itinerario è la forza che lo sostiene maggiormente. Il percorso, oltre a permettere il suo utilizzo in maniera piacevole, dovrebbe essere valorizzato con pannelli illustrativi e momenti di sosta e riflessione in cui mostrare gli eventi del tempo in quel preciso luogo.
La proposta è declinata in maniera da proporre due binari paralleli di narrazione, la memoria e l’ambiente naturale, che si intersechino continuamente e congiuntamente offrano occasioni di valorizzazione del territorio. Nasce spontaneo inoltre, l’inserimento dell’aspetto educativo e didattico.

Un percorso lungo il Senio offre occasioni di confronto su temi storici e ambientali, il tutto incorniciato dalla promozione dello sport e del movimento intergenerazionale. Non va infine trascurato che il Senio è un ideale e effettivo ponte fra il Parco del Delta del Po e il Parco della Vena dei Gessi e crea un connubio interessante, come pochi altri itinerari ciclabili presenti in Italia, tra ambiente, paesaggio, storia e memoria, cultura e enogastronomia (l’itinerario interessa zone di produzione vinicola d’eccellenza). Inoltre permette di collegare il mare alla collina con indubbi benefici anche per le comunità dislocate lungo il tracciato.
A livello europeo sul tema degli eventi bellici e postbellici va citata sicuramente la Iron Curtain Trail (ciclabile della cortina di ferro) che, dall’estremo nord del mar di Barents, giunge fin al Mar Nero dopo 6.800 Km, mentre in Normandia esiste una fitta rete ciclabile che interessa tutti luoghi dello sbarco.